Articolo dell’Avvocata Teresa Manente per l’8marzo su donnexdiritti.com
Sono ormai oltre trent’anni che dedico il mio impegno politico e la mia attività professionale alla difesa dei diritti delle donne vittime di violenza maschile accolte e ospitate nei Centri antiviolenza dell’Associazione Differenza Donna e posso di certo affermare che attualmente il nostro ordinamento integrato dalle fonti internazionali e di diritto europeo, direttamente applicabili nel nostro paese in base all’obbligo di interpretazione conforme ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, è fornito di strumenti giuridici idonei a reprimere il fenomeno della violenza di genere contro le donne.
Il problema grave però è la non attuazione delle norme, come ci ha ricordato nell’ottobre 2020 la Corte di Strasburgo nelle considerazioni sulle iniziative assunte a seguito della condanna Talpis contro Italia. Si consideri anche che la Corte Europea per i diritti umani, così come il Grevio (Organo di monitoraggio della Convenzione di Istanbul), nel rapporto pubblicato il 13 gennaio 2020 sull’attuazione della Convenzione di Istanbul, denunciano entrambi che la violenza maschile nei confronti delle donne in Italia è un fenomeno ancora sommerso, non riconosciuto, spesso sottovalutato e con una risposta giudiziaria inadeguata.
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