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Comunicato stampa Differenza Donna Aps-Ong “Assolto sindacalista da denuncia molestie sessuali: una sentenza che condona la violenza sessuale e sessista”

Il Tribunale penale di #BustoArsizio ha assolto il rappresentante sindacale della CISL Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori dal reato di #violenzasessuale contro una donna, assistente di volo, che si era rivolta a lui per essere sostenuta in una causa di discriminazione sul lavoro.

Le Giudici del collegio, pur ritenendo pienamente attendibili le dichiarazioni della donna circa gli atti sessuali subiti da parte del rappresentante sindacale negli uffici del sindacato dell’aeroporto di Malpensa hanno deciso che il reato non sussiste perché la vittima non ha reagito nell’immediatezza e, quindi, non ha manifestato immediatamente il suo dissenso e che la stessa era nelle condizioni di potersi allontanare, non essendovi certezza che la porta dell’ufficio fosse chiusa a chiave.

L’avvocata Maria Teresa Manente, responsabile ufficio legale Differenza Donna Aps, che ha assistito la donna ha dichiarato: “Una sentenza questa che cancella trenta anni di giurisprudenza e che condona la violenza sessuale e sessista.
Affermare che la donna doveva reagire prima dei 20-30 secondi in cui si è compiuta l’aggressione sessuale significa ancora una volta stigmatizzare la donna e addossare a lei la responsabilità del crimine. Un pregiudizio sessista che ancora pervade la cultura giudiziaria e ostacola l’esatta applicazione delle disposizioni legislative nazionali e sovranazionali esistenti nel nostro ordinamento.

Pervaso di pregiudizi sessisti è stato anche l’intero processo ove la difesa dell’imputato ha adottato una strategia processuale unicamente volta a screditare la vittima definita come donna isterica e mendace. Tale versione però è stata nettamente contrastata dalle altre hostess, alcune di loro anch’esse vittime di violenze sessuali subite dall’imputato mai denunciate, reati che che nella sentenza vengono minimizzate e definite inopportuni approcci sessualizzati sul luogo di lavoro da parte dell’imputato una mistificazione della realtà inaccettabile”.

Alla voce della avvocata Manente si aggiunge quella della Presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli: “Differenza Donna dichiara grande preoccupazione per la sentenza del processo di violenza sessuale compiuta da un sindacalista contro una assistente di volo. Ci allarma l’idea per la quale le Giudici non siano state guidate da una ricostruzione dei fatti ma dalla reazione della vittima considerata “non immediata”.

Vogliamo ricordare che i reati non possono misurarsi dalle reazioni delle vittime e soprattutto che le reazioni delle donne ai reati di genere sono tante quante le diverse personalità di ciascuna. Abbiamo bisogno di formazione culturale professionale e di decostruire stereotipi e pregiudizi patriarcali che ancora oggi impediscono una piena e libera partecipazione delle donne alla nostra società”.

Di seguito la sentenza:

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