DD-Future-0218

FuTuRE – Fostering Tools of Resiliance and Emersion of GBV with intersectional perspective” è un progetto europeo finanziato con i fondi CERV (Citizen, Equality, Rights and Value) che vede Differenza Donna, capofila, e Università degli Studi della Tuscia e Università degli Studi di Roma La Sapienza, partners, impegnate nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere, con un focus specifico sulla violenza nelle relazioni intime e multiple discriminazioni, attraverso l’aggiornamento e il rafforzamento di procedure e metodologie di valutazione del rischio di recidiva e di autovalutazione del rischio, a partire da una prospettiva di genere, intersezionale e inclusiva dei diritti di bambine e bambini, tenendo anche conto delle criticità emerse a seguito della pandemia COVID-19.

Ciò coinvolgerà in una rete comune professionisti e professioniste, rafforzando saperi, metodologie, competenze e creando un pensiero condiviso per poter produrre cambiamento e offrire risposte adeguate in un’ottica integrata e multi-agenzia.

Nell’ambito di un progetto dell’Unione Europea, nel 2003 Differenza Donna ha introdotto, validato e diffuso nel contesto italiano la Guida alla valutazione del rischio di violenza coniugale (progetto SARA-C, programma Daphne 2003). Successivamente, nell’ambito di un altro progetto finanziato dall’Unione Europea, ha sviluppato una scala per l'autovalutazione del rischio (ISA - Increasing self-awareness, programma Daphne 2006).

Oggi, dopo circa 20 anni, la violenza maschile contro le donne perpetrata nelle relazioni intime si declina attraverso antichi ma anche nuovi modi di agirla e di esercitare il controllo sulla donna (per esempio, attraverso internet, i dispositivi digitali e i social media), così come è aumentata la conoscenza e la consapevolezza dei rischi associati all'intersezionalità, mentre fenomeni economici e sociali hanno esacerbato la violenza contro le donne, in particolare la crisi economica del 2008 e la pandemia COVID-19.mira, infatti, a rispondere a specifiche criticità emerse dall’esperienza di più di trent’anni di lavoro diDifferenza Donna nella prevenzione, nel contrasto alla violenza di genere e nel sostegno alle donne, criticità evidenziate anche da rapporti e studi a livello nazionale, europeo e internazionale.

Secondo l'EIGE (Istituto europeo per l’uguaglianza di genere) è "raccomandato che gli strumenti di valutazione del rischio siano utilizzati in combinazione con una varietà di altre fonti di informazione, comprese le caratteristiche e le percezioni del rischio delle donne" e "gli strumenti di valutazione del rischio devono essere sufficientemente flessibili e dinamici per tenere conto dei rischi unici che possono essere associati a gruppi specifici di donne come le donne migranti, le donne rifugiate, le donne anziane, lesbiche, gay, bisessuali, transgender, individui queer e intersessuali e le donne con disabilità" (Risks Assessment and management of intimate partner violence in the EU, 2019).

Nonostante l'EIGE ed altri enti e organismi nazionali e internazionali indichino come questi aspetti debbano essere presi in considerazione nelle procedure di valutazione dei rischi, non sono ancora state prodotte linee guidaspecifiche e dettagliate sull'argomento.

Per questo motivo, FuTuRE si propone di sviluppare linee guida per l'uso integrato di strumenti e metodologie aggiornate di valutazione del rischio che saranno indispensabili per tutte le figure professionali che si trovano ad accogliere le donne, dai centri antiviolenza alle forze dell’ordine, dalla magistratura ai servizi sociali, al fine di definire metodologie e procedure sinergiche di valutazione del rischio, senza sottovalutare aspetti che potrebbero essere dei campanelli di allarme importanti per prevenire la recidiva del maltrattamento e scongiurare il femminicidio. È possibile in tal modo poter prevedere strategie efficaci per la gestione del rischio e per la riduzione ed eliminazione di violenze future, utilizzando un linguaggio condiviso e comprensibile a tutte/i.

 

LINEE GUIDA per la valutazione e l’autovalutazione del rischio di recidiva della violenza maschile contro le donne nelle relazioni di intimità
Scarica FuTuRE_Linee Guida_ITA.pdf

 

Uscite media:
- Spaziolibero Rai3
- News.uniroma1.it 
- Informareunh.it
-
Comune di Torino
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Superando.it
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Agensir.it

- Comunicato Stampa Incontro a Salerno con l'Arma dei Carabinieri (15/12/2023)

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Obiettivi specifici del progetto sono:


  • L’aggiornamento di strumenti di valutazione del rischio di recidiva (SARA) e di autovalutazione del rischio (ISA), a partire da una prospettiva di genere e intersezionale e tenendo in considerazione i diritti delle bambine e dei bambini, così come criticità emerse a seguito della pandemia da COVID-19;

  • La promozione dell’utilizzo integrato di strumenti e metodologie di valutazione e auto-valutazione del rischio da parte di diversi attori e professionisti/e;

  • Il rafforzamento delle competenze dei professionisti e delle professioniste nella valutazione del rischio e nel fornire risposte adeguate;

  • La promozione della cooperazione multi-agenzia basata sulla valutazione del rischio e attraverso protocolli innovativi;

  • La sensibilizzazione di professionisti/e sull’importanza della valutazione del rischio e della cooperazione multi-agenzia;

  • La sensibilizzazione e l’empowerment delle donne vittime di violenza nelle relazioni intime attraverso la disseminazione di strumenti di auto-valutazione del rischio inclusivi.

Le principali azioni di progetto includono:


  • Un’attività di indagine, coordinata da Università della Tuscia e Università La Sapienza, finalizzata a raccogliere informazioni su specifici fattori di rischio e vulnerabilità e alle criticità emerse dalla pandemia, al fine di aumentare la rilevanza di strumenti di valutazione del rischio per donne vittime di violenza nelle relazioni intime e di discriminazioni multiple, e alle criticità emerse dalla pandemia, ma anche analisi di dati secondari rispetto all’accesso a servizi anti-violenza ed eventuali gap;

  • Aggiornamento di strumenti di valutazione del rischio (SARA e ISA), test e sviluppo di linee guida per l’utilizzo degli strumenti con donne vittime di violenza nelle relazioni intime e multiple discriminazioni.

  • Traduzione dell’ISA in 15 lingue e in comunicazione aumentativa;

  • Attività di capacity building condotte a livello locale (Roma e Salerno) e nazionale sulle procedure e metodologie di valutazione del rischio;

  • Workshop e sviluppo di raccomandazioni finalizzati al rafforzamento della cooperazione multi-agenzia;

  • Sensibilizzazione e comunicazione attraverso la disseminazione dei risultati di progetto, comunicati e conferenze stampa, eventi pubblici;

  • Campagna di disseminazione dello strumento di autovalutazione del rischio ISA che, tradotto in 15 lingue e in comunicazione aumentativa, sarà disponibile e compilabile online.

Le attività di progetto sono state inoltre ideate e saranno implementate al fine di garantirne la replicabilità in altri paesi europei e internazionali.

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