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Progetto S.A.R.A. Sostegno Antiviolenza Rete Attiva

DONNE PROTAGONISTE DI CAMBIAMENTO

Il Progetto S.A.R.A., che stiamo realizzando con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, mira a rafforzare le azioni di contrasto, di prevenzione e di emersione del fenomeno della violenza di genere nei Comuni dei Piani Sociali di Zona S9 e S10 della provincia di Salerno garantendo alle donne che vi abitano percorsi efficaci di autonomia e di uscita dalla violenza.

Avviato il 23 aprile 2018 con durata di due anni, è stato strutturato per produrre ricadute nei territori coinvolti sia nel breve che nel medio-lungo termine, attraverso specifiche azioni volte ad innescare meccanismi di cambiamento sociale e culturale sostenibili nel tempo.

IL CONTESTO

La violenza contro le donne è un fenomeno diffuso, trasversale e sistemico. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ancora oggi nel mondo più di una donna su tre è vittima di violenze. In Italia sono quasi 7 milioni le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale (fonte ISTAT). Critica la situazione delle donne con problemi di salute o disabilità: hanno subìto violenze fisiche o sessuali il 36% delle donne che versano in cattive condizioni di salute e il 36,6% di quelle con limitazioni gravi.

In Campania, nel periodo 1 gennaio – 31 ottobre 2016, i femminicidi sono stati 12 su 116 (dato nazionale) cioè il 10,3% sul totale, nel 90% dei casi per mano del partner o ex partner. Il Progetto S.A.R.A. nasce con l’obiettivo di cambiare questi numeri facendo leva sulle attività che già svolgono i due Centri Antiviolenza (CAV) di Atena Lucana – Aretusa (Ambito S10) e di Sapri – Iris – Sportello Pierangela (Ambito S9).

I due CAV sorgono in aree geograficamente isolate e carenti di servizi di trasporto dove le donne incontrano grandi difficoltà di spostamento. Nonostante siano di recente apertura, hanno già erogato servizi a circa 150 donne: 80% di nazionalità italiana, 12% romena, 6% ucraina e 2% brasiliana. La quasi totalità delle donne accolte ha subìto violenza dal partner. Il 99% ha subìto violenza sia fisica che psicologica e il 36% anche violenza sessuale. Nel 52% è presente pure violenza economica.

In questo contesto territoriale far emergere le situazioni di maltrattamento e discriminazione agite quotidianamente risulta estremamente complesso, e non solo per la mancanza di collegamenti. Le donne che vogliono liberarsi dalla violenza sono a loro volta oppresse da pregiudizi e stereotipi, vivono in comunità in cui tutti si conoscono e dove quindi risulta più difficile uscirne.

S.A.R.A. vuole potenziare l’attività dei due CAV per renderli maggiormente accessibili alle donne e si propone di creare le condizioni affinché gli stakeholders territoriali e istituzionali possano favorire l’emersione del fenomeno della violenza.

LE ATTIVITÀ

Creazione di una Rete di Centri Antiviolenza tramite il rafforzamento delle attività dei due CAV Aretusa (Atena Lucana) e IRIS – Sportello Pierangela (Sapri) con l’azione di CAV Itineranti presso i Comuni più geograficamente isolati degli Ambiti Territoriali S9 e S10. Questo intervento rappresenta la reale possibilità per le donne di “avvicinarsi” ai servizi di sostegno per uscire dalla violenza liberando loro stesse e le loro figlie e amiche.

Sessioni informative e percorsi di screening sanitario per promuovere il diritto alla salute delle donne.

Percorsi specifici per donne con disabilità vittime di violenza. Attivare questo tipo di sostegno significa iniziare a squarciare veli su una realtà complessa ed estremamente delicata. Le donne con disabilità, proprio per la loro vulnerabilità, sono di fatto al più alto rischio: si stima che a livello mondiale hanno una probabilità doppia, se non tripla, rispetto alle donne non disabili, di essere vittime di maltrattamento e/o violenza sessuale. In molti casi subiscono violenze fisiche, stupri, discriminazioni e vittimizzazioni secondarie da coloro che invece dovrebbero proteggerle. E vivono spesso il dramma di non essere credute quando denunciano la violenza subita.

Azioni di orientamento e accompagnamento al lavoro e di ricerca di soluzioni abitative per contrastare la violenza economica e promuovere l’autonomia delle donne, attraverso:

  • L’attivazione di percorsi di orientamento al lavoro
  • L’erogazione di voucher finalizzati a:
  • attivare work experience presso aziende del territorio;
  • offrire l’opportunità di frequentare percorsi formativi mirati e personalizzati finalizzati ad un inserimento lavorativo;
  • offrire la possibilità di fruire, da parte delle donne in uscita dalla violenza (con o senza figli) di un sostegno economico per il pagamento di affitti di abitazioni (anche in co housing con altre donne/nuclei madre-minori).

Nella piena convinzione che sperimentare percorsi efficaci per la piena affermazione delle donne significa creare le condizioni per una reale sostenibilità degli effetti del progetto.

Percorsi Formativi e di Educazione alle Relazioni per operatori/trici sociali e sanitari/e, insegnanti, forze dell’ordine, genitori e studenti delle Scuole Superiori. La formazione rappresenta la chiave di volta che consente di far acquisire conoscenze e competenze in merito al fenomeno della violenza per poter “riconoscerne i segni” e “intervenire” prima che sia troppo tardi. In particolare, i percorsi di educazione alle relazioni e all’affettività nelle scuole consentono di rendere i/le giovani consapevoli dell’importanza di una relazione uomo-donna basata sul rispetto reciproco e sulla libertà da pregiudizi e da stereotipi di genere. 

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ DI RIFERIMENTO

L’intero impianto progettuale si basa su una visione del lavoro che prende in stretta considerazione come beneficiario diretto delle azioni anche il territorio di riferimento e prevede il potenziamento delle relazioni esistenti con:

  • I Comuni dove sono stati attivati i CAV Itineranti;
  • Le Strutture ospedaliere sia per quanto concerne la violenza sulle donne con disabilità e/o con problemi di salute sia per l’attivazione di azioni informative e di screening sanitario per accertamenti dell’impatto della violenza sulla salute delle donne;
  • Le Associazioni e le cooperative che lavorano con persone con disabilità;
  • Le imprese del territorio per l’attivazione delle work experience e per l’inserimento lavorativo delle donne con competenze immediatamente spendibili sul mercato del lavoro;
  • Associazioni o singole/i cittadine/i per individuare soluzioni abitative per le donne;
  • ASL, Forze dell’Ordine, Servizi Sociali per l’attivazione dei percorsi formativi;
  • Istituti Scolastici per la realizzazione di percorsi di sensibilizzazione.

I RISULTATI E I DESTINATARI DEL PROGETTO

S.A.R.A. mira ad ottenere risultati misurabili e tangibili in termini di:

  • Contrasto e riduzione dei fenomeni di discriminazione, violenza e sfruttamento delle donne;
  • Attivazione e potenziamento di servizi e presidi territoriali per contrastare l’isolamento delle donne che vivono in situazioni di disagio;
  • Inclusione ed empowerment delle fasce più vulnerabili;
  • Inserimento lavorativo di donne che hanno subìto violenza;
  • Formazione degli stakeholders del territorio;
  • Acquisizione di competenze relazionali e affettive nell’età scolare.

Destinatarie finali del progetto saranno circa 120 donne in uscita dalla violenza o dalla tratta e/o da sfruttamento sessuale. Sarà possibile intercettarle attraverso i CAV, sia fissi sia itineranti, le associazioni che si occupano delle persone con disabilità, i soggetti del terzo settore, i presidi ospedalieri – codici rosa, le forze dell’ordine, i Servizi Sociali degli Ambiti Territoriali S9 e S10.

Destinatari indiretti saranno i soggetti coinvolti dalle attività di formazione, comunicazione e potenziamento dei servizi per sostenere l’autonoma e la libertà delle donne dalla violenza:

  • 30 Volontari;
  • 100 Genitori/famiglie;
  • 100 Alunni/studenti e 20 Docenti/educatori;
  • 30 Cittadini di origine straniera;
  • 120 Minori e 20 Minori stranieri;
  • 35 Operatori del Terzo Settore (tutor/educatori/quadri);
  • 50 Operatori/trici della pubblica amministrazione (docenti, medici, funzionari);
  • 50 Operatori/trici del settore.

Ogni donna che esce dalla violenza è protagonista attiva di cambiamento e di empowerment per sé stessa e per tutta la comunità in cui vive.

I PARTNER

Associazione Differenza Donna ONG
Comune di Sala Consilina
COMUNE DI SAPRI
Confcooperative Campania
Fondazione Comunità Salernitana onlus
HERMES Società Cooperativa Sociale
Insieme a Piazza San Giovanni Società Cooperativa Sociale arl
La Rada Consorzio di Cooperative Sociali Società Cooperativa Sociale
MESTIERI CAMPANIA CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI – Società Cooperativa Sociale
Regione Campania – Direzione Generale Politiche Sociali

Centro Antiviolenza di Atena Lucana – Aretusa
Via Stazione (ex scuola dell’infanzia) Atena Lucana Scalo (SA)
tel. 0975 1966166 – Numero Verde 800413300
cavaretusa@gmail.com www.differenzadonna.org

Centro Antiviolenza Iris – Sportello Pierangela
Via Principe Amedeo, 10 Sapri (SA)
tel.0973 032524 cell. 348 814 3197
sportellopierangela@gmail.com
www.consorziolarada.it

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