MGF Rapporto del Progetto europeo Before

Il PROGETTO BEFORE-Best practices to empower women against female genital mutilation, Operating for Rights and legal Efficacy (2018 – 2020) è un Progetto Daphne dell’Unione Europea incentrato sulla prevenzione e il contrasto delle pratiche MGF (mutilazioni genitali femminili) in Belgio, Francia e Italia, realizzato da Differenza Donna (Italia) con Non c’è Pace Senza Giustizia (Italia), Institut de Santé Génésique – ISG (Francia) e La Palabre (Belgio).

L’obiettivo del progetto è stato duplice: in primo luogo, contribuire a una maggiore efficacia del quadro giuridico e politico per prevenire e combattere le MGF in tre paesi dell’Unione: Belgio, Francia e Italia; in secondo luogo, identificare le migliori pratiche e le lezioni apprese che potrebbero essere applicate in altri Stati membri dell’UE, adattandole al loro specifico contesto nazionale.

Per 200 milioni di donne, in più di 30 paesi al mondo, il passaggio dall’infanzia all’età adulta è segnato con il sangue di una mutilazione genitale. Tale pratica è riconosciuta a livello internazionale come una grave violazione dei diritti umani. Con il crescere del fenomeno migratorio la pratica delle MGF si è diffusa anche in Europa. Si stima che 500.000 donne o bambine residenti nel continente europeo hanno subìto le mutilazioni genitali e che 150.000 sono a rischio di subirle. La presenza in Europa di donne sottoposte quando erano bambine a mutilazione ha fatto sorgere la necessità di mettere in atto politiche di prevenzione e di sostegno per garantire loro accesso ai servizi socio-sanitari e legali e la possibilità di salvare sé stesse e le loro figlie dalla pratica o dal rischio di subirla.

Tutte le attività implementate dal Progetto europeo Before sono state volte a potenziare l’efficacia dei sistemi di emersione e di risposta al fenomeno da parte delle Istituzioni e della società civile con una strategia condivisa a livello politico, legale e sociale attraverso:

  • ottimizzazione di leggi, raccomandazioni, buone pratiche e attività di advocacy presso le Istituzioni nazionali ed europee;
  • protezione e cure alle bambine e alle loro madri che sono fuggite dai paesi d’origine per salvarle dalla mutilazione;
  • sostegno a donne rifugiate e richiedenti asilo per una presa di consapevolezza delle loro capacità, aspirazioni e diritti;
  • formazione e capacity building di professioniste/i chiave per garantire prevenzione e protezione a donne e ragazze sopravvissute a MGF o minacciate da MGF: operatori e operatrici di strutture ospedaliere, centri antiviolenza, centri di accoglienza/primo soccorso, uffici immigrazione, commissioni territoriali;
  • sensibilizzazione degli stakeholders e della società civile;
  • coinvolgimento delle comunità migranti e della diaspora per sensibilizzare sui traumi psico-fisici causati dalla pratica.

Nonostante la mutilazione sia oggi vietata in quasi tutti gli stati africani dove è diffusa e in moltissimi paesi di immigrazione, continua a essere perpetuata perché sostenuta da una complessa pluralità di fattori religiosi e culturali, alla base dei quali c’è il timore della stigmatizzazione e la paura di risultare inadatte al matrimonio.

Pubblichiamo di seguito un Documento, elaborato all’interno del progetto, che identifica una serie di raccomandazioni e priorità volte a migliorare l’efficacia della risposta alle MGF, a livello dell’UE e degli Stati membri, in termini di azione giudiziaria, prevenzione, protezione delle vittime e misurazione della prevalenza.

Tali Raccomandazioni sono state elaborate sulla base di uno studio comparativo prodotto nel contesto del progetto e includono le conclusioni di tre tavole rotonde tematiche tenutesi a Bruxelles (Parlamento europeo, 6 febbraio 2019), a Roma (Mattatoio, 8 marzo 2019) e a Parigi (Palais du Luxembourg, 12 luglio 2019), oltre ai contributi raccolti in occasione di una consultazione delle parti interessate sulle raccomandazioni stesse, tenutasi presso il Parlamento europeo a Bruxelles il 4 ° febbraio 2020.

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Vademecum.pdf per Operatrici delle Case Rifugio e dei Centri Antiviolenza: linee guida e buone pratiche per accogliere adeguatamente donne e bambine migranti che hanno subito MGF o sono a rischio di subirle.

 

Mutilazione dei Genitali Femminili

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