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Pillola dei cinque giorni dopo – Consiglio di Stato rigetta i motivi di impugnazione delle associazioni anti-choice

La terza sezione del Consiglio di Stato con sentenza n. 2928 del 19 aprile 2022 rigetta tutti i motivi di impugnazione delle associazioni anti-choice e afferma la legittimità della determina con la quale l’AIFA ha eliminato la necessità di ottenere una prescrizione medica per la fornitura del medicinale “EllaOne”, comunemente noto come “pillola dei cinque giorni dopo”.

Tra i vari motivi di impugnazione, le associazioni anti-choice, facendo rientrare la somministrazione del farmaco ElleOne tra i trattamenti sanitari, rilevavano la violazione del consenso informato dei genitori o tutori in caso di somministrazione del farmaco alle minorenni: il Consiglio di Stato ha chiarito che l’assunzione della pillola dei cinque giorni dopo non costituisce trattamento sanitario e comunque, in ogni caso la lettura costituzionalmente orientata della disciplina del consenso informato impone comunque la protezione del diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’auto-determinazione della persona, diritto quest’ultimo che sarebbe esposto al concreto rischio di frustrazione nel caso in cui si pretendesse, limitatamente al caso della somministrazione di farmaci analoghi – che attiene alla libertà sessuale e, più in generale, alla sfera privata – la necessità del consenso dei genitori o dei tutori.

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SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

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