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Accolta dal Tribunale di Roma la richiesta di esaminare la domanda per il “Bonus spesa coronavirus” in favore di una donna rifugiata senza residenza accolta da Differenza Donna

Il Tribunale civile di Roma accoglie la richiesta di ordinare al comune di Roma di esaminare la domanda per il “Bonus spesa coronavirus” in favore di una donna rifugiata senza residenza, accolta dall’Associazione Differenza Donna.

“La decisione riconosce che la residenza quale requisito per l’accesso a una misura di solidarietà come il Bonus Spesa produce discriminazioni illegittime escludendo in modo iniquo proprio quelle persone, soprattutto donne, che in ragione della condizione di vulnerabilità in cui versano dovrebbero essere prime beneficiarie delle misure di sostegno” afferma l’Avvocata Cristina Laura Cecchini (avvocata Asgi e di Differenza Donna), che insieme alla Dott.ssa Federica Remiddi (Asgi) ha seguito il ricorso.

L’Associazione Differenza Donna auspica che questo segnale della magistratura permetta una riflessione profonda per le istituzioni sul fatto che solidarietà e diritti vadano garantiti in maniera piena e senza distinzioni.

Provvedimento del Tribunale di Roma disponibile a questo link

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