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Processo Saman: Differenza Donna, parte civile per contrastare la violenza

Elisa Ercoli: “I femminicidi vogliono soffocare libertà di una donna”.
(ANSA) – ROMA, 14 LUG – “Ci siamo costituite parte civile nel processo Saman perché la violenza maschile contro le donne, e in particolare modo i femminicidi, colpiscono l’interesse primario della nostra organizzazione e di tutte noi socie di Differenza Donna”. È quel che ha detto Elisa Ercoli, presidente dell’associazione Differenza donna, esaminata davanti alla Corte d’Assise a Reggio Emilia sul danno subito dalla associazione per il femminicidio della giovane. “Lottiamo ogni giorno – ha detto ancora la presidente – per contrastare la violenza, per prevenirla, per una reale modifica culturale delle relazioni tra donne e uomini, per garantire alle giovani e ai giovani modelli rinnovati e privi di patriarcato. Intendiamo dire ad alta voce che in tutto il mondo le motivazioni di un femminicidio sono sempre sopprimere e soffocare la realizzazione della libertà di una donna. E per contrastare questa violenza lotteremo tutti i giorni. Un paese con così tanta violenza e con così gravi violenze istituzionali è un paese che mette in crisi il suo sistema democratico in cui le donne non hanno pieno accesso ai loro diritti e alle loro libertà”.

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